L’evoluzione dell’influencer marketing segna una nuova era per la comunicazione digitale. Destinato a essere una componente sempre più essenziale per le aziende che cercano di aumentare la loro visibilità e rafforzare la connessione con i consumatori.
Il termine “Influencer Marketing” si riferisce alla pratica di collaborazione che lega aziende a influencer con l’intento di promuovere prodotti, servizi o marchi sui social media.
Questa definizione necessita, tuttavia, di una precisazione importante: secondo le autorità regolatorie, quali l’AGCOM, sono considerati influencer solo coloro che hanno almeno un milione di follower. Questo criterio esclude, quindi, una vasta gamma di creatori attivi online che, pur non raggiungendo il milione di follower, hanno un impatto significativo sulle loro nicchie di pubblico.
Nonostante vi sia una grande attenzione rivolta agli influencer con milioni di follower, è cruciale riconoscere il valore dei cosiddetti “micro-influencer”. Questi individui, sebbene abbiano un seguito meno numeroso, vantano un’audience altamente coinvolta. La loro autenticità e la capacità di interagire direttamente con i follower li rendono estremamente preziosi per i brand che ambiscono a costruire relazioni autentiche e durature con il proprio pubblico.
Questa distinzione sottolinea l’ampio spettro di influencer che esistono oltre i confini stabiliti dalle definizioni più rigide, ampliando il campo di applicazione dell’Influencer Marketing oltre ciò che è tradizionalmente considerato.
La ragione principale per cui le aziende scelgono di investire negli influencer è intrinsecamente legata al rapporto di fiducia che li lega al pubblico che va a formare le loro community. L’influencer diventa per chi lo segue un vero e proprio punto di riferimento, esperto di un settore specifico e figura cruciale per rimanere aggiornati sulle ultime tendenze. Per esempio, i travel blogger dominano il mercato dei viaggi, quasi sostituendosi alle tradizionali agenzie, mentre i profili delle fashion star vengono consultati come un tempo le riviste di moda tradizionali.
L’inclusione degli influencer in una strategia di marketing è quindi fondamentale per creare un legame più stretto tra i potenziali consumatori e il brand. La voce degli influencer può suscitare un desiderio d’acquisto, essendo gli ascoltatori più propensi a fidarsi di una raccomandazione personale piuttosto che di un annuncio generico.
Affinché la performance dell’influencer porti i giusti risultati all’azienda, è essenziale pianificare la giusta strategia di comunicazione, quindi scegliere la persona a cui affidarsi, la piattaforma da utilizzare e il messaggio da trasmettere. Ad esempio, TikTok si è rivelato un eccellente canale per l’Influencer Marketing, specialmente per aumentare l’awareness del brand, nonostante le sfide nel generare conversioni dirette dovute alle limitazioni sui link.
Al contrario, Instagram si conferma come la piattaforma ideale per la conversione, grazie alla sua capacità di visualizzare i prodotti e di creare una forte sensazione di comunità, producendo il ROI più alto nelle campagne di marketing.
Nel misurare le metriche, si è notato come gli influencer con un seguito più piccolo, o i micro-influencer, ottengano spesso risultati migliori dei loro colleghi più seguiti, dato il rapporto di fiducia più profondo instaurato con i follower.
Il 90% degli utenti social si fida degli influencer che segue, e un significativo 77% riconosce i contenuti sponsorizzati. Gli influencer che offrono contenuti autentici riescono a creare un legame emotivo con il pubblico, influenzando in modo potente le decisioni di acquisto.
Le storie di vita, le sfide personali e le esperienze condivise possono creare un legame emotivo con il pubblico, rendendo gli influencer più autorevoli nell’orientare le decisioni di acquisto. Per questo, i brand che incoraggiano gli influencer a condividere storie significative possono beneficiare di una maggiore connessione emotiva con il loro pubblico.
Il caso mediatico legato a Chiara Ferragni, aperto sul finire del 2023 e l’inizio del 2024, ha rappresentato un punto di svolta per l’Influencer Marketing. Lo scandalo ha infatti spinto l’AGCOM a intervenire con regolamentazioni specifiche, al fine di definire chiaramente i confini entro cui gli influencer possono operare. Secondo l’AGCOM, possono essere considerati influencer coloro che possiedono almeno 1 milione di follower, presentano nel loro profilo almeno 24 contenuti sponsorizzati, e mantengono un Engagement Rate di almeno il 2% negli ultimi sei mesi.
Queste regolamentazioni enfatizzano l’importanza della trasparenza, della correttezza e della tutela dei diritti. Gli influencer, in virtù di queste nuove norme, sono obbligati a dichiarare esplicitamente la natura sponsorizzata dei loro contenuti, utilizzando hashtag o etichette specifici. Un altro aspetto fondamentale riguarda la protezione dei minori: è vietato pubblicare contenuti che possano essere dannosi per il loro sviluppo fisico, psichico o morale. Questi cambiamenti normativi mirano a promuovere una forma di comunicazione digitale più etica e trasparente, assicurando che gli influencer operino entro un quadro regolamentato e responsabile.
Esiste una distinzione tra influencer e content creator basata sulla natura dell’influenza e sulla modalità di generazione del contenuto. Gli influencer sono tipicamente retribuiti per pubblicare contenuti sui propri canali, esercitando così un’influenza diretta sui loro follower. Al contrario, i creatori di contenuti vengono remunerati per la creazione di materiali commissionati da aziende e brand, che verranno poi pubblicati sui canali delle aziende stesse.
La scelta degli influencer da coinvolgere nella strategia di comunicazione non può essere demandata al caso, alla simpatia personale o a relazioni già in essere. Scegliere gli influencer che portano risultati concreti alla tua strategia è una bilanciata combinazione tra arte e scienza. Ecco 3 segreti per individuare gli influencer più efficaci per il tuo brand.
Questi 3 segreti ti aiuteranno a trovare gli influencer che aumenteranno la visibilità della tua azienda in modo autentico e significativo, diventando veri ambasciatori del tuo brand.
Ricorda: la chiave è la qualità dell’engagement e l’allineamento dei valori, non solo il numero di follower e di like!
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